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Dopo le vacanze depressione o malinconia?

Il ritorno a casa dopo le vacanze, il rientro a scuola, al lavoro non è sempre facile.

Spesso questo cambiamento può essere fonte di angoscia , di stress emotivo, può generare attacchi di panico, provocare atteggiamenti contrastanti di rifiuto, chiusura,isolamento da una parte,  di rabbia, di euforia dall’altra .

Alcuni sintomi riconoscibili a livello psicofisico posono essere : difficoltà di addormentamento, un sonno disturbato, mal di testa, affaticamento, irritabilità e irrequietezza.

Per questa ragione è utile affrontare questo periodo con calma e tranquillità per adattarsi gradualmente ai ritmi veloci che spesso la vita attuale richiede.

Un passo al volta, senza avere fretta di concludere tutti gli impegni coltivando fantasie di onnipotenza perché il rischio contrario può essere quello di bloccarsi, quando ci si sente  schiacciati di fronte a tutte le novità che possono sorgere.

Ripristinare lentamente gli orari precedenti  e costruirsi dei nuovi progetti senza chiedere troppo a se stessi permette di non sovraccaricarsi, di sentire meno lo scarto con il periodo delle vacanze, ma anche di non lasciarsi prendere dall’idea che esista una scissione drammatica tra il periodo delle vacanze e quello della vita di tutti i giorni.

Nelle sedute psicoterapeutiche questi sentimenti contradditori spesso si presentano in maniera evidente provocando dei momenti di crisi in cui, ad esempio,  il paziente manifesta l’idea di interrompere, di non volere più andare avanti nella terapia.

Questo periodo difficile può rappresentare una delle occasioni più importanti di crescita se si riesce a condividere insieme le fatiche e le paure del momento riconoscendo i vissuti di solitudine e di abbandono e la conseguente rabbia che si può aver provato  durante l’estate verso il terapeuta.

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