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Io e Anna

La gente ricca non ti poteva soffrire . E tuo padre,  che era ricchissimo, non ti poteva soffrire nemmeno lui. E tu non volevi bene a nessuno e nessuno veniva da te alle sedute. E anche i miei genitori odiavano me, e cosi pure facevano H. , W. e A. Tutti ci odiavano al mondo , anche la gente che non ci conosceva, anche i morti. Così tu volevi bene solo a me e io solo a te e noi stavamo sempre insieme. Tutti gli altri erano molto ricchi , ma noi eravamo poverissime. Non avevamo niente , nemmeno i vestiti , perché ce li avevano portati via . Nella stanza era rimasto solo il divano , sul quale noi dormivamo insieme

La fantasticheria di una bambina ad Anna Freud durante una seduta di gioco.

( ai primi di Giugno del 1938, in una  Londra non ancora devastata dai bombardamenti, arriva Freud, anziano e  malato, accompagnato dalla figlia fuggendo da Vienna già occupata dai nazisti; Ora al 21 di Maresfield Gardens  di Londra dove Anna Freud vedeva i bambini nella stanza da gioco si trova l’Anna Freud Centre ).

 

RECENTI PUBBLICAZIONI IN ITALIANO  PER SAPERNE DI PIU‘:

Legami e libertà, lettere di lou Andreas -Salomè e Anna Freud, traduzione di Laura Bocci,La tartaruga , 2012

Gemma Trapanese, Anna: <<figlia d’oro>>, in P.Cupelloni ( a cura di ), Psicoanaliste, franco Angeli, 2012 pp.82-102

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