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La giornata mondiale dell’infanzia: il tema del numero

Spesso le statistiche e la demografia ci permettono di comprendere ed analizzare processi di lunga durata, ma impercettibili in un arco di tempo più breve  e di superare i  luoghi comuni.   Ogni anno, verso la fine dell’autunno, diversi Istituti di ricerca presentano dati interessanti per osservare la condizione della realtà sociale italiana: in coincidenza con la giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, l’organizzazione  Save The Children ha reso noto un suo progetto.

Il dato più rilevante, confrontando i dati degli ultimi  venti anni, è legato al costante calo delle nascite e all’allungarsi delle aspettative di vita, solo il 28% delle famiglie italiane contiene al suo interno almeno un minore. La maggior parte dei dati mostra una spaccatura profonda tra nord e sud della penisola:  le provincie più giovani sono prevalentemente al Sud, Napoli è in assoluto la prima con il 22% di minori sul totale della sua popolazione, nel Nord l’unica eccezione è rappresentata da  Bolzano (tra l’altro i piccoli comuni del Trentino presentano una percentuale di bambini maggiore rispetto a tutte le altre zone della penisola ).

Il tasso di dispersione scolastica maggiore risulta essere in Sardegna e in Sicilia, che sono anche le due uniche  regioni  insieme alla Valle d’Aosta dove non c’è una legge regionale sull’infanzia ( il minore tasso in assoluto  è presente comunque in Molise, mentre nelle regioni del Nord il più il tasso più alto tra abbandoni ed interruzioni è presente nella regione Liguria ). Per quanto riguarda le denuncie a carico dei minori la tipologia dei minore denunciato corrisponde ad un’adolescente tra i 15 e i 17 anni, maschio, italiano che commette in primo luogo dei furti,  al secondo posto le lesioni personali  e la  detenzione  o lo spaccio di droga.Le provincie con più alta percentuale densità di minori stranieri sono nel Nord:  Prato, Mantova e Piacenza.

Nonostante il calo della natalità, il consumo del suolo, l’erosione delle aree naturali e il tasso di inquinamento è in rapida accelerazione nel Nord Italia: tra le prime 30 città più inquinate in Europa 17 sono italiane tutte posizionate nel Nord della penisola (ad eccezione di Firenze).

Tutti i dati possono essere letti attraverso questo collegamento: www.atlantesavethechildren.it

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