Auto contatto per curare la deprivazione sensoriale da covid
Quante volte ci è capitato di avere l’impulso di entrare in contatto con qualcuno , avvicinarci ad una persona per stringergli la mano 🤝oppure per abbracciarla🤗, ma ci siamo trattenuti ⛓ ?.
Che cosa ci stiamo privando e come fare per mantenerci connessi agli altri e al nostro corpo in un epoca di distanziamento ?
Fin dagli albori delle ricerche psicologiche sui neonati si era osservato che la deprivazione dal contatto fisico influisce negativamente sullo sviluppo e determina stili di attaccamento disorganizzati o evitanti .
Il tatto e’ una delle capacità sensoriali fondamentali per lo sviluppo del cervello .
Quando abbracciamo o veniamo accarezzati alcune aree del nostro cervello si attivano e si creano reti che collegano i neuroni .
Attraverso la pelle e in particolare le mani acquisiamo, traduciamo e assimiliamo informazioni dell’ambiente che ci circonda .
“Ho sentito la mia vita con entrambe le mani “scriveva Emily Dickinson.
Toccare , essere toccati e vedere gli altri che si toccano accresce la nostra connessione emotiva con gli altri . Una deprivazione tattile riduce il nostro mondo e impoverisce il nostro cervello 🧠.
In un periodo di distanziamento sociale diventa quanto mai importante prendersi cura dei propri sensi e usare l’ autocontatto come risorsa somatica .
Le mani diventano uno strumento prezioso perché attraverso di loro possiamo esplorare lo spazio esterno ed interno , e’ una zona del corpo ricca di terminazioni nervose ed e’ una estremità del nostro scheletro dal quale escono molte tensioni .
Qua c’ e’ un esempio di come si possa danzare con le mani : Leggi tutto